Chi ruba da chi. Dagli antichi ai contemporanei, ladri e copioni in letteratura: Marziale, Manzoni, Dickens, Goethe, Salgari, Camus, Ungaretti, Pirandello e tanti altri
Da sempre la scrittura si nutre di ispirazioni, prestiti e contaminazioni. Dagli antichi ai post- moderni, tra scandali, accuse, processi, casi editoriali e polemiche giornalistiche, quella del plagio è una lunga storia di echi, calchi, scopiazzature. Tutti rubano idee. Si può plagiare per gioco (il citazionismo letterario...), per denaro (Salgari ad esempio, doveva accudire la moglie malata), per amore (Ungaretti rifàJoyce), per pigrizia (Garcia MaÌrquez copia dai giornali italiani il suo reportage sul «caso Montesi»). E' ciò che racconta Luigi Mascheroni nel libro Elogio del plagio. Storia, tra scandali e processi, della sottile arte di copiare da Marziale al web (Aragno, pagg. 270, euro 20). Alcuni stralci del libro sono pubblicati sulla rivista Pen, accompagnati dai disegni di Luca Vernizzi.