Dalla Transiberiana alla “Transiciliana”

Dalla Transiberiana alla “Transiciliana”

Treni letterari: vedere l’Etna costeggiandolo con la storica linea ferroviaria Circumetnea   Catania, Bronte, Randazzo, Ragusa, Messina, Taormina: alla ricerca della «provincia» italiana. Per ritrovare un clima neorealista

Dalla Transiberiana alla «Transiciliana». Dal 4 all’11 novembre otto scrittori russi – Pavel Basinskij, Dmitri Glukhovsky, Sergej Kuznecov, Alla Marcenko, Vladislav Otroscenko, Zachar Prilepin, Ljudmila Saraskina e Aleksey Varlamov – approdano in Sicilia per visitare Catania, Bronte, Randazzo, Ragusa, Messina, Taormina: alla ricerca della «provincia» italiana, per ritrovare un clima neorealista. Si spostano da un paese all’altro, ai piedi dell’Etna. Il viaggio, sponsorizzato dall’Agenzia federale per la stampa russa, da Banca Intesa Russia e dall’Associazione Conoscere Eurasia, ha il patrocinio del Pen Club Italia, che lo scorso anno era stato incaricato di invitare dieci scrittori e giornalisti per la Transiberiana. Pubblicato, per l’occasione, il volume Scrittori russi in Italia, con racconti e testimonianze degli autori in visita nell’isola, fra cui alcune pagine di Alla Marcenko che ricordano la venuta in Sicilia di Anna Achmatova nel 1964, in occasione della consegna dell’«Etna- Taormina» alla poetessa acmeista, premiata assieme a Mario Luzi e Giuseppe Ungaretti. «La visita in Sicilia – spiega Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia, originario di Bronte, che da oltre 40 anni vive a Mosca; autore di Prospettiva Lenin (Feltrinelli) – vuole ricambiare la visita che alcuni scrittori e giornalisti italiani hanno fatto, lo scorso  anno, con la Transiberiana (la ferrovia più estesa del mondo) da Mosca a Kazan, Ekaterineburg, Krasnojarsk, Irkutsk sino a Ulan Ude. Alcuni di loro hanno scritto articoli su questa esperienza e qualcuno addirittura un libro. Così, adesso, otto scrittori e giornalisti russi compiranno un viaggio lungo la Circumetnea, la Ferrovia, che dal 1895 gira attorno all’Etna, il cui tragitto supera appena i cento chilometri. Abituati agli spazi enormi e agli orizzonti infiniti, gli ospiti della Russia si troveranno davanti città e paesini angusti, ma orgogliosi di una storia culturale multimillenaria che va delle migrazioni indoeuropee dei Siculi e dei Sicani sino alla fioritura delle colonie greche, fondate nell’VIII secolo a. C.».
«Gli scrittori hanno bisogno di viaggiare – aggiunge Nina Litvinets, coordinatrice del progetto –. In Russia, tutto è cominciato con una campagna dal titolo altisonante Treno letterario. Il treno espresso non c’era. C’era, invece, un vagone letterario che si agganciava a diversi treni che seguivano la linea principale della Transiberiana. Hanno ominciato i nostri scrittori, seguiti, negli anni successivi, dai loro colleghi francesi e italiani. Da qui, articoli e libri che hanno gli stereotipi sull’Est della vodka, delle matrioske, delle fisarmoniche ed anche degli orsi che passeggiano nelle vie delle città siberiane». Con questo viaggio, continua la Litvinets, «abbiamo voluto appositamente evitare le città che dal ‘700 sono state la meta principale del cosiddetto Gran Tour d’Italie, ma visitare la “provincia”. In Sicilia, soprattutto in un periodo dove non ci sono molti turisti. Se nell’immaginario degli italiani la Siberia è immancabilmente legata a uno spaventoso luogo remoto e al gelo polare (le città si rivelano in realtà del tutto europee, anche se con una fisionomia propria, e il termometro nei giorni sereni di settembre sale a più di 20 gradi), allora la Sicilia, per i russi, rappresenta l’estremità dell’Europa, dove le piccole città assomigliano ancora oggi alle scenografie dei film neorealisti, dove la “piovra” della mafia, come un tempo, attua la sua giustizia facendo vittime e, sopra tutto risuona la celebre melodia di Nino Rota del film Il padrino. Bene, i viaggi si fanno anche per cambiare i luoghi comuni».

Ecco, in breve, i profili degli ospiti venuti da Mosca.

Pavel Basinskij è nato nel 1961 a Frolovo, Regione di Volgograd. Studi all’Università di Saratov e all’Istituto letterario Gor’kij di Mosca. Collabora a Literaturnaja Gazeta, Novyj mir, Oktjabr’, Znamja, DruzÌba narodov, ecc.

Dmitri Glukhovsky è nato nel 1979. Laureato in Relazioni internazionali all’Università Ebraica di Gerusalemme, ha lavorato per Euro-News Tv in Francia, Deutsche Welle in Germania; oggi è un reporter per Russia Today’s, un’emittente satellittare. disponibile via cavo, online con dirette in streaming e in più di 100 Paesi. Firma inoltre editoriali per Harper’s Bazar, l’Officiel e Playboy. Ha preso parte ad una spedizione scientifica russa al Polo Nord, organizzando collegamenti in diretta.

Sergej Kuznecov e' nato a Mosca nel 1966. Laureato all’Universita' statale Lomonosov di Mosca, ha lavorato come agente letterario, traduttore, giornalista e critico cinematografico. Negli ultimi dieci anni ha pubblicato otto libri. Tra i piu' famosi il romanzo futurologico Net (scritto assieme a Leonor Goralik), diventato libro di culto in Russia e tradotto in cinque lingue. Inoltre, Sergej Kuznecov e' direttore del progetto «Buknik», dedicato alla cultura ebraica.


Alla Marcenko e' nata a Leningrado. La madre, Galina  Filippovna Sapovalova, era insegnante in un villaggio e il padre, Maksim Safronovic Marcenko, ingegnere militare, destinato alla flotta del Mar Nero. Laureata in Filologia all’Universita' di Mosca, ha collaborato alla Literaturnaja gazeta e a Voprosyliteratury. Cofondatrice della rivista Soglasie, e' consulente della casa editrice Prosvestenie. Ha curato libri di Anna Achmatova, di Michail Lermontov ed Sergej Esenin.

Vladislav Otroscenko e' nato a Novocerkask, nel sud della Russia. Membro del Pen Club russo, collabora a  Oktjabr’, Znamja, Inostrannaja literatura, Russkij pioner, Geo, Voprosy literatury, Gnosis (New York), Nota bene (Gerusalemme). Nel 2004 ha ricevuto il Premio Grinzane Cavour. E' presente anche sulla Enciclopedia Rizzoli. Narratore, eÌ� tradotto in inglese, armeno, ungherese, italiano, cinese, lituano, tedesco, serbo, slovacco, francese.

Zachar Prilepin e' nato nel 1975 a Il’inka, nella regione di Rjazan, da un insegnante e da un’infermiera. Ha studiato Filologia presso l’Universita' di Niznij Novgorod. Comandante di reparto nella guerra nel Caucaso settentrionale (1996-1999). E' autore di romanzi, racconti e saggi, tradotto in 14 lingue. In Italia sono usciti, da Volland, Patologie, Sank’ja, e Il peccato. Collabora a Ogonek, The New Times ed e' redattore della Novaja Gazeta, edizione di NizÌnij Novgorod.

Ljudmila Saraskina e' nata a Liepa, Lettonia. Il padre, Ivan Michailovic Saraskin, era ufficiale nella flotta del Baltico. Laureata in Filologia a Kirovograd, ha insegnato anche nelle universita' di Copenaghen, Odense, Illinois, Varsavia, Aarhus. E' membro dell’Unione degli scrittori russi e dell’Unione degli scrittori di Mosca. Collabora alle riviste Dostoevskij i mirovaja kul’tura, Dostoevskij i sovremennost’ e Rossijskoe obstestvo Dostoevskogo.

Aleksej Varlamov e' nato a Mosca nel 1963. Docente alla Facolta' di Filologia dell’Universita' statale Lomonosov di Mosca e titolare della cattedra di Scrittura creativa presso l’Istituto letterario Gor’kij. Collabora alle riviste Novyj mir, Moskva, Znamja, Oktjabr’, Grani, Roman-gazeta, Pod’em. Membro del Pen Club russo, dal 2011 e'direttore della rivista Literaturnaja uceba.

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