Il festival di poesia 1966-2015, Struga

Il festival di poesia 1966-2015, Struga

Da oltre mezzo secolo Struga – piccolo centro della penisola balcanica, sulle sponde del lago di Ocride - è sede di un Festival di poesia che si svolge in agosto. La prima edizione, nel 1962, era dedicata solo ad autori macedoni; la seconda venne allargata ai poeti dell’ex Jugoslavia. Dal 1966, invece, il Festival è diventato internazionale. Anno dopo anno, si invitano poeti dei quattro continenti. Nelle notti del festival, appare fra le montagne una grande luna d’estate che inargenta rive, barche, ponti, strade, finestre. E le teste dei poeti. Da qui, l’idea di premiarne uno all’anno con una Corona d’oro. Fra gli italiani, Eugenio Montale (1973) e Edoardo Sanguineti (2000). La Corona d’oro del 2015 ha cinto il capo del cinese Bei Dao. Nato nel 1949 a Pechino, in una famiglia borghese (il padre era un funzionario dell’amministrazione pubblica e la madre un medico), Bei Dao (il cui vero nome è Zhao Zhengkai) ispira il movimento giovanile Menglong, cui la nuova generazione si rivolge per costruire una «nuova forma poetica». La sua poesia Huida diventa il manifesto del Menglong. Lo scoppio della rivoluzione culturale lo costringe a interrompere gli studi e a diventare una Guardia rossa. Ma gli scontri fra dimostranti e polizia e le brutalità di quest’ultima gli aprono gli occhi. Nel ’69 va a lavorare in campagna, lontano da Pechino. A parte Mao, Marx e Lu Xun non c’è altro da leggere. A 20 anni scrive i primi versi e le prime prose, pubblicati con uno pseudonimo sulla rivista Jintian («Oggi»), da lui fondata assieme al poeta Mang Ke nel 1978. Ostacolata dalle autorità, viene chiusa due anni dopo. Nel 1985 esce il suo primo libro di poesie e il romanzo breve Onde, ripubblicato in inglese, a Londra, assieme ad altre prose, nel 1987. Sempre in inglese escono i volumi di versi The August sleepwalker (1988), Forms of distance (1994), Unlock (2000) e The rose of time. News and selected poems (2010). Firma, con altri intellettuali, una petizione per il rilascio di alcuni prigionieri politici e subisce una serie di intimidazioni. Nel ’90 va in esilio. Prima, in Svezia. Quindi, negli Usa, dove vive tuttora. 

Ospite d’onore del Festival 2015, il poeta arabo Adonis, premiato nel 1997. Sino ad ora, Struga ha ospitato circa 5mila fra poeti, traduttori, saggisti e critici letterari. Fra i «poeti laureati», alcuni premi Nobel (Josip Brodsky, Seamus Heaney, Eugenio Montale, Pablo Neruda e Tomas Tranströmer),  autori «dissidenti» (Allen Ginsberg e Bulat Okudzhava). Molti di loro sono anche membri dei Pen Club dei loro Paesi. Alcuni eventi si svolgono nella chiesa di Santa Sofia, nella vicina città di Ohrid, al monastero di Shën Naum, nei pressi del lago di Ocride. La «Carovana della Poesia», invece, viene portata in tutto il Paese

 

I vincitori della Corona d’oro dalla sua istituzione ad oggi: Robert Rozhdestvensky (1966), Bulat Okudzava (1967), László Nagy (1968), Mak Dizdar (1969), Miodrag Pavlovia (1970), Wystan Hugh Auden (1971),  Pablo Neruda (1972),  Eugenio Montale (1973),  Fazıl Hüsnü DaÄlarca (1974), Léopold Sédar Senghor (1975), Eugène Guillevic (1976), Artur Lundkvist (1977), Rafael Alberti (1978), Miroslav KrleÅa (1979), Hans Magnus Enzensberger (1980), Blaze Koneski (1981), Nichita StÄnescu (1982), Satcitananda Hirananda Vatsyayan Agyey (1983), Andrey Voznesensky (1984), Yiannis Ritsos (1985), Allen Ginsberg (1986), Tadeusz RóÅewicz (1987), Desanka MaksimoviÄ (1988),  Thomas W. Shapcott (1989), Justo Jorge Padrón (1999), Josip Brodsky (1991), Ferenc Juhász (1992), Gennadij Ajgi (1993), Ted Hughes (1994), Yehuda Amichai (1995), Makoto Ooka (1996), Adonis (1997), Lu Yuan (1998), Yves Bonnefoy (1999), Edoardo Sanguineti (2000), Seamus Heaney (2001), Slavko MihaliÄ (2002), Tomas Tranströmer (2003), Vasco Graça Moura (2004), William S. Merwin (2005), Nancy Morejón (2006), Mahmoud Darwish (2007), Fatos Arapi (2008), TomaÅ Šalamun (2009), Lyubomir Levchev (2010), Mateja Matevski (2011), Mongane Wally Serote (2012), José Emilio Pacheco (2013), Ko Un (2014) e Bei Dao (2015).

 

Diretto da Mite Stefoski (presidente, Slave Gjorgjo Dimoski), il Festival 2015 (23-31 agosto) ha invitato il cinese Bei Dao (premiato con la Corona d’oro), gli spagnoli Paula Bozalongo, Javier Bozalongo e Raquel Lanseros; i macedoni Vera Äejkovska, Sande StojÄevski, Katica Kulavkova e Branko Cvetkoski; l’albanese Visar Zhiti; l’australiano Philip Hammial; l’austriaca Sophie Reyer; il belga Tom van de Voorde; il bulgaro Ivan Hristov; il cileno Jesús Sepúlveda; la croata Dorta JagiÄ; i francesi Michael Glück e Linda Maria Barosh; il tedesco Michael Augustin; l’islandese Sigurbiörg Ç·rastardóttir; l’indiana Sujata Bhatt; l’iraniana Maryam Hooleh; l’israeliana Sigal Ben-Yair; l’italiano Sebastiano Grasso; la giapponese Juh Simida; il siriano Adonis; i messicani Mario Bojorhes; Alí Calderón; Javier Gutiérrez Lozano e Mijail Lamas; la norvegese Monica Aasprong; il palestinese Ghassan Zaqtan; il rumeno Nicolae Dabija; il russo Evgenij Chigrin; il serbo Dusko NovakoviÄ; lo slovacco Martin Solotruk; la slovena Kristina HoÄevar; le svedesi Lina Ekhdal e Linn Hansen; i turchi Bejan Matur; Ismail Kiliçarslan e Metin Celan Zeynioglu; gli americani Mary Szybist e Yusef Komunyakaa e il cubano Victor Rodríguez Nunjez. 

 

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