Inediti. Quel biondo di Albacete

Inediti. Quel biondo di Albacete

 Quel biondo di Albacete

venne, madre, e mi guardò.

Io non posso guardarlo!
Quel biondo del frumento,
figlio della verde aurora,
alto, solo e senza amici,
calpestò la mia strada fuori tempo. La notte si colora e si indora
d’un delicato fulgore.
Io non posso guardarlo!
Quel giovane aitante e snello, biondo, gentile e semplice,
sparse nella mia notte oscura
il suo giallo arbusto gelsomino, tanto mi ama e io l’amo,
che i miei occhi portò via.
Io non posso guardarlo!
Quel giovane della Mancia
venne, madre, e mi guardò.
Io non posso guardarlo!

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