Evtushenko: Dora Franco (confessione tardiva)

Evtushenko: Dora Franco (confessione tardiva)
Collana "Voci dal Mondo"

"Voci dal mondo» è la nuova collana di poesia internazionale che la Es pubblica in collaborazione con il Pen Club Italia. La inaugura un lungo poema d’amore di Evgenij Evtushenko, intitolato Dora Franco. Confessione tardiva: traduzione di Rayna Castoldi e Ljudmilla Psenitsnaja, otto disegni di Mimmo Paladino e introduzione di Sebastiano Grasso. Tre giorni di passione, nel 1968, del poeta russo con una fotomodella e fotografa colombiana della quale ha conservato alcune fotografie. Al libro di Evtushenko seguiranno L’orizzonte mi insegnò il garbo delle nuvole di Adonis, a cura di Hadam Oudghiri; Il digamma e altri scritti di Yves Bonnefoy, a cura di Fabio Scotto; Poesie di Hans Magnus Henzensberger, a cura di Anna Maria Carpi; Esplosioni, grida e risate di Lawrence Ferlinghetti, a cura di Giada Diano; Romanzo di guerra. Poesie di Jesper Svenbro, a cura di Marina Giaveri.

Vedi anche la Rivista n. 20 del magazine trimestrale /e la voce Copertine/

Evgenij Evtushenko è nato a Zima, in Siberia, nel 1932, da Alexander Gangnus, studente di Geologia, e Zinaida Evtushenko, cantante lirica, dalla quale prenderà il cognome. Evtushenko gioca a calcio, ma dura poco. Nondimeno sarà un giornale sportivo, Sovetskij Sport, a lanciarlo, nel 1949, a diciassette anni, come poeta. Escono i suoi primi versi. Lo stesso anno si iscrive all’Istituto di Letteratura. Nel 1952 pubblica la prima raccolta di poesie, Gli esploratori dell’avvenire. Entra, così, nell’Unione degli scrittori sovietici. Morto Stalin, il poeta si afferma soprattutto fra i giovani intellettuali russi, ai quali legge i suoi versi nelle serate studentesche. Nel ’57 incontra la poetessa Bella Achmadulina, che sposerà, e Boris Pasternak. Nel 1960 è il primo russo a varcare la cortina di ferro e a recitare i propri versi in Occidente. Tra il 1961, con la pubblicazione di Babij Jar (condanna dell’antisemitismo) – che ispira la Sinfonia n. 13 di Dmitrij Sostakovic –, e il 1962, con quella de Gli eredi di Stalin (condanna dei crimini stalinisti), diventa popolare anche negli ambienti culturali internazionali. Tradotto in 72 lingue, vive fra la Russia e gli Stati Uniti, dove, dal 1994, insegna Poesia e Cinematografia all’Università di Tulsa (Oklahoma).

 

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